05/06
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"AMERICAN DREAM"
Adattamento da Calderon di P.P.Pasolini e testo di Nicola Pannelli
Con Eva Cambiale, Giovanni Carli, Carlo Orlando, Raffaella Tagliabue
Regia Nicola Pannelli, aiuto regia Luigi Albert
Elementi scenici di Cludia Spinello
Produzione Narramondo con il contributo della Regione Toscana


Note di regia
All'interno di una conferenza-spettacolo presentata da due dottori viene mostrato il lavoro d'annientamento piu' sofisticato mai operato su di una coscienza umana. Una ragazza è la cavia. Di lei viene raccontato il passato. In video. Sono lettere d'amore e di guerra. Attraverso le sue stesse parole sappiamo che è stata una guerrigliera, una rivoluzionaria, una cosiddetta terrorista. Incarna in questo quadro la figura di una donna che da tutto di sé, che combatte e sa morire per la sua gente. Per liberare il suo popolo da un'oppressione. Da un'occupazione.
Di lei vediamo ora il presente. Sta sdraiata in un letto. Ogni giorno si risveglia e non riconosce niente di quello che vede, non riconosce nessuno. Dove si trova? Un ospedale? Una prigione? Un manicomio?
Nello stanzone laboratorio si aggira uno spettro intanto. E' un ragazzo. Anche lui riemerge dal passato. In vita aveva inseguito il suo sogno d'amore con la ragazza senza riuscire a raggiungerla. Ora è arrivato a vegliare su di lei.  Sottoposta ad una terapia farmacologica, la ragazza, isolata dal mondo, è in perenne stato di confusione e di spossamento, condizione nella quale le proprie difese fisiche e mentali sono molto abbassate. Non c'è violenza nella tortura a cui è sottoposta e tutto cio' a cui si assiste appare quasi normale. E' assistita e diretta da un uomo e una donna, potrebbero essere un'infermiera e un dottore. Diretta nel senso che alla ragazza le viene prescritta una percezione della realtà falsata e continuamente modificata. Ogni giorno lei si sveglia e le prescrivono una nuova realtà. Sono dettagli quelli che cambiano. Passato e presente della ragazza si alternano fino all'ultimo risveglio e al suo ultimo sogno.
Qui racconta al medico/padre/carnefice di essere felice perché grazie al sogno che ha fatto ha finalmente capito dove si trova: in un lager. E' contenta perché alla fine del suo sogno sono arrivati i partigiani a cacciare i carnefici e a salvare gli oppressi. La sua storia finisce cosi'. Il medico/padre/carnefice a questo punto deve secondo programma intervenire sul sogno di lei spostandone la direzione, cambiando il finale. Le dice: "è tutto vero cio' che hai sognato, tutto è accaduto e accadrà, tranne la parte dei partigiani. Nessuno mai verrà a salvarti". La conferenza finisce. La pietra tombale cade sul corpo tumefatto della libertà. Dell'istinto di lotta.
Il nostro spettacolo si chiude pero' col segno opposto. L'ultima immagine è in video: il passato di lotta e di guerriglia della ragazza. Quando la liberazione della propria terra era e significava combattere: colpire il nemico.
Dedicato alla Resistenza partigiana italiana. A quella palestinese, irachena e a tutte le resistenze contemporanee. A chi resiste e lotta contro l'imperialismo. Nicola Pannelli

Scheda Tecnica:
-12 pc 1000 W; 5 pc 1000 W; 2 quarzine 500 W; 1 sagomatore; 4 domino
-Consolle 12 canali con registrazione memoria
-Dimmer 10 canali.
-Impianto audio: mixer audio, lettore cd, amplificatore e casse
-1 videoproiettore, 1 schermo per proiezione
-Cavetteria adeguata.

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  PRESENTAZIONE SPETTACOLO  


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